Prima visita dal dentista: il punto d’inizio del Metodo B.

La prima visita dal dentista è un passo importante per prendersi cura della propria salute orale. Spesso può suscitare qualche preoccupazione, ma in realtà si tratta di un’opportunità per garantire il benessere della bocca e, di riflesso, di tutto il corpo.
Lo sappiamo, prevenire è sempre meglio che curare: sottoporsi a controlli periodici non solo aiuta a risolvere eventuali problemi sul nascere, ma consente anche di evitare trattamenti più complessi e costosi in futuro. Affrontare la prima visita con serenità è il primo passo verso un sorriso più sano e sicuro.
Prima visita dal dentista: intervista al dott. Paolo Bonetti
In questo articolo vi vogliamo raccontare della nostra prima visita, frutto dell’esperienza quarantennale del dott. Paolo Bonetti a contatto con i pazienti tutti i giorni. La prima visita è una parte fondamentale del Metodo B. che rappresenta il cuore pulsante di tutto il team Bonetti.
Abbiamo così intervistato il dott. Paolo per farci spiegare l’importanza della prima vista dal dentista.
D: Dottor Paolo, cosa si aspetta il paziente quando arriva la prima volta in Studio? Qual è la sua aspettativa e il suo bisogno emotivo?
R: Il paziente che arriva per la prima volta in Studio, non ci conosce ancora e ha bisogno di sapere se è nel posto giusto per soddisfare i propri bisogni. È importante quindi capire qual è il bisogno principale di quel paziente in quel momento, una delle fasi fondamentali è infatti l’ascolto: ascoltare quello che dice e come lo dice.
Sappiamo bene che la comunicazione verbale è soltanto una piccola parte della comunicazione. Possiamo dire una cifra orientativa: quello che il paziente dice rappresenta solo il 30% di quello che vuole realmente dire. Quindi dobbiamo cercare di capire i messaggi non verbali che il paziente ci sta comunicando perché possiamo intuire la paura (che è uno degli aspetti che il paziente ci vuole comunicare) oppure possiamo capire la delusione, che il paziente ha avuto in altre occasioni in ambito odontoiatrico. Spesso è quello che non ci dice quello che dobbiamo cercare di capire.
D: Esiste ancora la paura del dentista da parte dei pazienti?
R: Quando un paziente viene per la prima volta è sempre, se non impaurito, almeno intimorito dell’ambiente. Non sa quello che gli aspetta sia riguardo il lato fisico che quello economico e la cosa più importante è comunicare con lui. Per il dentista oggi è fondamentale comunicare con il paziente, ma anche proporre più soluzioni. È importante quindi dialogare, per capire quale di queste soluzioni sia quella migliore per il suo caso, in quel determinato momento.
La prima visita dal dentista è particolarmente importante perché il paziente ha un’esigenza principale che non vuole esprimere o che lui stesso non è in grado di percepire. Il nostro compito è fargli capire che cosa può aspettarsi da noi, in che modo e con quali costi biologici ed economici.
D: Immagino che la prima visita dal dentista non possa durare un quarto d’ora, ma che ci sia bisogno di più di tempo.
R: Ritengo che per una prima visita adeguata si debba impiegare almeno un’ora o un’ora e mezza per raccogliere i dati. È necessaria anche una seconda visita per elaborare tutti i dati raccolti che possono essere: radiografici, clinici, un set fotografico completo, un rilievo dell’impronte delle arcate, ma anche la foto del viso per capire che rapporto c’è tra la mimica e la dentatura (dal punto di vista estetico e funzionale). Tutto questo non può durare solo una mezz’ora.
La prima visita può portare via anche un’ora e mezza, completata da una seconda visita con la proposta terapeutica. Tra i due momenti deve esserci un incontro con gli specialisti del nostro team, per studiare approfonditamente ogni problematica emersa dalla prima visita.
D: Al di là degli aspetti pratici, a te piace dedicare del tempo al paziente, ascoltarlo e parlarci in modo approfondito…
R: La prima visita deve cercare di capire non solo le necessità dal punto di vista odontoiatrico del paziente, ma deve anche comprendere che tipo di paziente abbiamo di fronte.
È fondamentale entrare in empatia con la persona, conoscere alcuni dati non solo clinici e cominciare a diventare conoscenti per lo meno. Non dico amici, ma all’inizio bisogna cercare di capire quello che va al di là della sfera odontoiatrica. Solo così riusciamo a proporre una terapia fatta su misura e realizzata in modo sartoriale.
D: Come si svolge la prima visita dal dentista per i bambini?
R: Con i bambini, soprattutto quando vengono per la prima volta nello studio dentistico, bisogna cercare di stimolare la loro curiosità. Entrare in empatia e utilizzare il loro linguaggio, fare una prima visita veloce in cui si fa giocare il bambino con i nostri strumenti. Bisogna incuriosirlo, in modo che poi possa tornare con il desiderio di fare qualcosa insieme con il dentista, che in quel momento è diventato quasi un amico.
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Conclusione
Come sottolineato dal dott. Paolo Bonetti, la prima visita è il momento fondamentale per costruire una relazione di fiducia con il paziente. Allo stesso modo, l’ascolto empatico e il dialogo sono essenziali per comprendere i suoi bisogni. Dedicare tempo al paziente permette di personalizzare il trattamento, ridurre l’ansia e favorire così un approccio sereno e consapevole alle cure odontoiatriche.
Pensi che sia arrivato il momento giusto per un controllo? Il team Bonetti ti aspetta per conoscerti!
Se desideri prenotare una prima visita e provare in prima persona il nostro Metodo B. puoi contattarci via e-mail, WhatsApp, telefono o con il modulo che trovi qui sotto.